Referendum e regionali: i risultati spiegati in breve

Quella delle Marche è la svolta politica più eclatante di tutte, addirittura definita svolta storica: dopo 25 anni di centrosinistra che ha governato incontrastato, per la prima volta il governatore sarà un candidato di Fratelli d’Italia. Francesco Acquaroli è solo uno dei sei governatori che hanno dovuto affrontare la sfida delle regionali, tenutasi il 20 e 21 settembre insieme al referendum sul taglio dei parlamentari.

Il referendum: vince il sì. E ora?

Si è recata ai seggi poco più della metà degli italiani, il 69,64% dei quali ha votato per il taglio ai parlamentari. Chi pensa che molti parlamentari debbano già fare le valigie e abbandonare la poltrona, però, si sbaglia. Se non si tornerà alle urne, la nuova riforma sarà applicata solo nel 2023. Ciò che si può fare sin da adesso è approvare una nuova legge elettorale, il che ridisegnerebbe comunque la geografia dei collegi elettorali. L’efficienza della macchina istituzionale modificata dalla vittoria del Sì al referendum dipende dalla capacità che l’attuale governo avrà di approvare riforme indispensabili per non far inceppare il sistema. Su questo la ministra Bellanova è pessimista e smorza gli entusiasmi di Di Maio, che ha festeggiato la vittoria del sì come un risultato storico il cui merito va riconosciuto al Movimento 5 Stelle: "il risultato del referendum con la vittoria del Sì non risolve nessuno dei problemi di governance che ha questo Paese. Soprattutto non affronta il tema del bicameralismo perfetto, tanto meno quello delle relazioni lungo la filiera istituzionale.”

Le regionali: ecco i nuovi governatori

  1. Campania: stravince il governatore uscente del centrosinistra, Vincenzo De Luca. Lo ha votato quasi il 70% dei campani che si è recato alle urne;
  2. Puglia: confermato Michele Emiliano, governatore del centrosinistra che ha vinto su Raffaele Fitto con il 46,9 percento dei voti;
  3. Toscana: è la terza su sei regioni coinvolte ad aver eletto un candidato di centrosinistra. Ha vinto, con il 48,6% dei voti, il rappresentante del PD Eugenio Giani;
  4. Marche: come anticipato è una svolta storica l’elezione di Acquaroli, che ha vinto su Mangialardi e Mercorelli guadagnando quasi il 50% dei voti. Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e sostenitore di Mangialardi, ha commentato “Purtroppo ha prevalso la voglia di cambiare e deleteria è stata la corsa solitaria dei 5stelle. In bocca al lupo al Presidente Francesco Acquaroli nell’interesse dei marchigiani.”
  5. Veneto: riconfermato dal 77% dei votanti il governatore uscente Luca Zaia, sostenuto dal centrodestra. Uno dei suoi primi commenti: “Voglio l’autonomia regionale.”
  6. Liguria: il terzo vincitore del centrodestra è Giovanni Toti, riconfermato governatore. Ha ottenuto più del 56% dei voti, stracciando il rivale Sansa.

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