Leader sotto stress: le oscillazioni nel consenso degli italiani

Nella gestione di emergenze come quella che sta investendo l’Italia nelle ultime settimane, tutti gli occhi sono puntati sul governo e sulle sue scelte. Nonostante gli inevitabili dissensi, le critiche e le accuse mosse da un leader contro l’altro, la gestione della situazione ha rafforzato la fiducia degli italiani nel governo in carica.

Mercoledì, nel video che Palazzo Chigi ha diffuso sui social network, in cui Giuseppe Conte spiega le decisioni prese dal governo per contenere il coronavirus, il presidente del Consiglio ha tenuto a specificare: “Stiamo affrontando la sfida del coronavirus, è una sfida che non ha colore politico, deve chiamare a raccolta l’intera nazione.” No, dunque, a strumentalizzazioni politiche, no a destra e sinistra, no a chi non ha fatto cosa e chi ha sbagliato e chi ha fatto giusto.

Giuseppe Conte, che in questi giorni è apparso spessissimo nei telegiornali e nei talk show per rassicurare gli italiani e aggiornarli sulle misure contenitive che si sono fatte via via più stringenti, si conferma il leader politico più apprezzato. Raccoglie infatti il 40% dei consensi. A giocare a suo favore è stato probabilmente il sangue freddo dimostrato nelle fasi iniziali di diffusione del virus, in cui allarmismo e toni alti stavano prendendo il sopravvento. Con una comunicazione coerente e rassicurante che si riconferma nell’ultimo discorso, il presidente del Consiglio invita sempre gli italiani a non stravolgere le proprie abitudini di vita ma a mantenere la calma e rispettare le linee guida diffuse dal Ministero della Salute.

Rimane invariato anche il consenso di Matteo Salvini, che si attesta intorno ai 34 punti percentuali. Mentre la Lega perde punti nelle intenzioni di voto degli italiani, il leader mantiene il suo buon livello di fiducia. Nel video che Salvini ha condiviso in diretta sul suo profilo Facebook nella giornata di mercoledì, i toni non si sono accesi più del dovuto. Al netto delle immancabili critiche per le scelte governative che hanno portato il Paese nella sua situazione economica attuale, il leader leghista ha guardato al futuro in maniera propositiva incitando la popolazione a rimanere unita in questo momento difficile. Positiva la chiusura del suo discorso: “Chissà che in questo momento di crisi non si capisca che il futuro dipende da noi e riparte da noi. [...] Se voi non mollate, io non mollo, continuiamo a lavorare e se qualcuno avrà bisogno delle nostre idee e avrà voglia di ascoltarci per capire e per risolvere, per me gli insulti del passato, i litigi del passato e tutto quello che è accaduto fino a ieri rimane in freezer perché prima viene l’Italia, poi torneremo a dividerci e discutere. Però in questo momento prima viene il diritto alla vita, il diritto alla salute, il diritto al lavoro.”

In crescita il consenso di Giorgia Meloni, che raggiunge Matteo Salvini, seguono Nicola Zingaretti col 28% e Silvio Berlusconi che sale al 18%.

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