Michela Morelli
Viviamo la più ricca, frenetica, inarrestabile epoca di cambiamenti della storia dell’umanità. È vero in ogni ambito, ma più che mai in quello economico e aziendale. Oggi se non ti evolvi, muori. Se non spicchi, muori. Se non vendi, muori. Al di là delle frasi ad effetto catastrofiche, è vero che non ci si può più limitare a vivacchiare in un mercato che più che dinamico potremmo definire turbolento…delle vere e proprie montagne russe! Innovazione e creatività sono più che mai essenziali per il successo delle aziende. Non è solo questione di fare le cose in modo diverso, ma di pensarle in modo diverso, con una mentalità nuova. Un ambiente lavorativo che punti su innovazione e creatività può essere il terreno fertile non solo di un aumento della produttività dei dipendenti, ma anche della loro accresciuta soddisfazione e motivazione. Vediamo quindi le idee e le strategie che si possono attuare per creare questo tipo di ambiente.
Si fa presto a dire innovazione, e in quest’epoca tutti tendono a sentirsi creativi, ma cosa si intende esattamente quando si parla di innovazione e creatività nel mondo del lavoro? L’innovazione è il desiderio (e la sua attuazione) di cambiare le cose, di sradicare il “si è sempre fatto così”, di pensare e realizzare prodotti e idee in modo nuovo e mai sperimentato. La creatività è invece la scintilla che accende queste idee, rendendole concretamente possibili.
Le aziende che danno rilevanza alla creatività nel loro ambiente lavorativo tendono ad avere risultati migliori delle altre. Per nominare solo due giganti sulla bocca di tutti: Google ed Apple. Il loro successo non è solo frutto della realizzazione di prodotti visionari, ma anche della coltivazione quotidiana del genio dei loro dipendenti. Google, ad esempio, uno degli ambienti lavorativi più studiati e invidiati al mondo, offre al suo team programma chiamato "20% Time", che gli consente di dedicare un quinto del suo tempo a progetti personali. Tempo sprecato? Dalle idee generate in queste fasce temporali sono nati Gmail, Google News…allora, pensate ancora che quel tempo non sia stato ben investito?
Un seme non può germogliare in un terreno soffocante, così come le nuove idee non possono nascere in un clima aziendale che non le accoglie e valorizza. Ogni dipendente deve sentirsi libero di esprimere la propria opinione, di avere voce in capitolo e di poter fare brainstorming senza temere critiche. Anche l’idea più banale o strana, se coltivata e rimodellata, potrebbe generare il prossimo capolavoro.
La progettazione degli spazi di lavoro influisce notevolmente sulla creatività. Ambienti luminosi, aree comuni per la collaborazione e spazi dedicati al brainstorming possono fare la differenza. Aziende come Facebook e Amazon hanno investito molto nella progettazione dei loro uffici per facilitare interazioni più spontanee e creative.
Premiare l'innovazione è un altro modo per stimolare la creatività. Programmi di incentivazione possono variare da riconoscimenti pubblici a bonus. La chiave è far sentire i dipendenti apprezzati per i loro sforzi, perché, si sa, “un dipendente motivato è un dipendente produttivo”. E se qualcuno ha un’idea brillante, beh, merita anche una piccola celebrazione…un buffet di dolci?
Coltivare, coltivare e ancora coltivare. Offrire opportunità di crescita professionale è essenziale e può avere un grandissimo ritorno sull’investimento. Corsi di formazione, workshop e conferenze sono ottimi modi per stimolare curiosità e creatività. Investire nel capitale umano non solo migliora le competenze, ma anche il morale dei dipendenti. E chi non apprezzerebbe un'azienda che investe nel proprio futuro?
Dato che siamo ormai lontani dai tempi in cui le grandi idee venivano durante un bagno rilassante (dice niente la parola Eureka?) o all’ombra di un albero da cui cadevano mele (questa non ha bisogno di spiegazioni), bisogna farsi amiche le nuove tecnologie. Queste possono infatti rivelarsi preziose alleate nel promuovere la creatività. Strumenti e piattaforme collaborative come Slack e Trello facilitano la comunicazione e la condivisione delle idee. La tecnologia non è solo un supporto, ma una vera e propria culla per la creatività.
Inoltre tecnologie emergenti (e apparentemente minacciose, ma solo se usate male) come l'Intelligenza Artificiale e i Big Data, possono offrire nuove prospettive su tendenze di mercato ed esigenze dei clienti. Ad esempio usare algoritmi di apprendimento automatico per analizzare feedback dei clienti può aiutare a scoprire aree di innovazione. E se ve lo chiedono…shh, non dite che ve lo abbiamo detto noi!
Non esistono piante rigogliose senza un buon coltivatore. Il coltivatore, in questo caso, è il manager. Una leadership positiva, che ispiri e motivi è fondamentale per la crescita di nuove idee come il sole per la fotosintesi. I manager devono essere catalizzatori per l'innovazione, incoraggiare i dipendenti ad esplorare nuove idee e a non temere il fallimento. Una leadership aperta e moderna può fare tutta la differenza del mondo. Un leader che dice "sì" più spesso di "no" costruisce ponti, non muri.
Tra le buone pratiche per i leader c'è quella di organizzare riunioni regolari in cui si incoraggi la condivisione di idee, anche quelle più stravaganti. Come abbiamo già detto prima, a volte le idee più folli possono portare alle soluzioni più brillanti.
La ricerca di mercato non è utile solo per capire cosa desiderano i clienti, ma può anche rivelarsi un potente strumento per comprendere il clima interno di un’azienda. (Promettiamo che questa è l’ultima metafora botanica): cosa si fa prima di piantare un seme? Ci si accerta di avere a disposizione un buon terreno. Sondaggi, interviste e focus group possono essere l’analisi del terreno che fa la differenza, e fornire informazioni preziose sulle percezioni dei dipendenti e sul loro livello di soddisfazione. Questi dati possono evidenziare aree di miglioramento e opportunità per stimolare la creatività.
Analizzando i dati raccolti si possono quindi identificare tendenze e problematiche ricorrenti, che possono essere affrontate e risolte una volta per tutte per migliorare significativamente il clima lavorativo. In questo modo le aziende possono rimettersi in carreggiata e prendere decisioni sensate ed orientate al futuro, piuttosto che basarsi su intuizioni o peggio, brancolare nel buio.
I responsabili delle risorse umane sono le figure che fanno al caso nostro, e che possono giocare un ruolo chiave nell'analisi dei dati per migliorare il clima aziendale. Ad affiancarli ci possono essere figure specializzate, come quelle degli istituti di ricerca, che creino le condizioni ideali sia per l’analisi che per l’interpretazione dei dati.
Le metriche da tenere d’occhio? Il tasso di soddisfazione, il turnover e l'engagement prima di tutto. Condite da una buona dose di feedback dei dipendenti, che sono cruciali per avere un quadro chiaro della situazione.
In conclusione, un ambiente di lavoro innovativo e creativo è fondamentale per il successo di qualsiasi azienda. Stimolare la creatività richiede un impegno collettivo, che include la creazione di una cultura aziendale aperta, investimenti in spazi di lavoro stimolanti e un uso intelligente delle tecnologie. Non dimentichiamo l'importanza della leadership e del coinvolgimento dei dipendenti, così come l'uso strategico dei dati per migliorare continuamente il clima aziendale.
Anche un piccolissimo cambiamento può portare a grandi risultati. E anche un piccolissimo seme può essere la prossima pianta rigogliosa (ok…era la penultima!).
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