Il ruolo degli istituti di ricerca nelle situazioni di emergenza

In momenti concitati e senza precedenti come quelli che l’Italia e il mondo intero, stanno vivendo con la diffusione del COVID-19, l’informazione e la diffusione di dati precisi e verificati diventano di vitale importanza. I media di tutto il mondo si sono da tempo mobilitati, dedicando all’argomento coronavirus una quantità record di articoli. Le tempistiche con cui gli organi d’informazione si sono occupati della diffusione del contagio sono anche state criticate, in molti casi, per non essere state di aiuto nell’impedire l’espandersi dell’emergenza. Secondo alcuni analisti, insomma, se ne doveva parlare di più (a livello mondiale) e se ne doveva parlare prima, perché gli altri Paesi europei ed extraeuropei potessero prendere per tempo le misure necessarie a fermare il contagio.

Il nostro ruolo

Fare ricerca significa, in condizioni normali ma ancor più in momenti difficili e concitati come quello che stiamo vivendo, ascoltare ciò che le persone hanno da dire. Come si sentono, cosa pensano dei leader che hanno un’influenza nella loro vita e delle decisioni che stanno prendendo. Cosa progettano, come affrontano le situazioni e come reagiscono agli stimoli esterni. Ora più che mai ascoltare significa capire. La Community di Sigma Consulting, ovvero il panel consumer che l’istituto utilizza per le sue ricerche, è formata da persone che in maniera più o meno diretta stanno fronteggiando l’emergenza coronavirus. Ci siamo dentro tutti, alcuni purtroppo più di altri. Nell’attuale contesto emotivo, fortemente caratterizzato da precarietà e preoccupazione, è quindi fondamentale cogliere quali siano gli stati d’animo, le opinioni e le paure dei cittadini al diffondersi del contagio sul territorio.

Capire come gli utenti, uno spaccato della società italiana, vivono questo momento storico, ci permette di farci portavoce di speranze, paure ed iniziative. Di recente ci siamo interrogati su come i cittadini stessero affrontando l’emergenza coronavirus, lo abbiamo chiesto alla Community in prima persona e ne abbiamo ricevuto un quadro chiaro ma spesso frammentato, influenzato dalle zone di provenienza dei panelisti. Ne parleremo presto in maniera più approfondita, pubblicando spunti e dati che da queste ricerche sono emersi.

Cosa possiamo fare in questo periodo in cui l’economia sembra stagnare pericolosamente e molte aziende si sono viste costrette a chiudere i battenti per un periodo più o meno lungo? Raccogliere le opinioni dei cittadini, come abbiamo sempre fatto, e trasformarle in servizio pubblico. Metterli in contatto all’interno di un bacino privilegiato, in cui le informazioni sono accuratamente filtrate e verificate. Aiutarli a capire dati che ci bombardano giornalmente ma che spesso sono difficili da interpretare e mettere in prospettiva.

I nuovi oggetti d’indagine

In questi momenti particolari la nostra ricerca si fa più umana, vicina al vissuto individuale e alle sensazioni che emergenze simili inevitabilmente suscitano in noi. Chiedere agli utenti della nostra Community come si sentono in questo periodo e quali sono le emozioni che provano più di frequente ci permette di studiare i mutamenti che un evento di questa portata genera all’interno di una società sempre più evoluta. Informazioni di questo tipo, dovutamente rielaborate, sono preziosissime per capire come gestire la comunicazione dei dati relativi all’emergenza, conoscendone la ricaduta psicologica. È innegabile che dall’inizio della diffusione del contagio in Italia i toni dei media si siano infiammati e smorzati varie volte, complice la risposta psicologica dei cittadini. No agli allarmismi, è stato ripetuto fino alla nausea, sì ad una corretta informazione e alla diffusione di regole per la prevenzione, quelle sì realmente utili.

La fiducia nei decisori

Un aspetto importantissimo che ci preme indagare in questa fase è la fiducia che i cittadini ripongono in quelli che possono essere considerati i decisori delle questioni pratiche. Il governo, il Ministero della Sanità, la Protezione Civile e gli organi di governo locali. Una minore o maggiore fiducia si traduce inevitabilmente in minore o maggiore aderenza alle indicazioni date, può quindi trasformarsi in un pericolo e come tale va monitorata.

Mentre continuiamo a lavorare con impegno per svolgere al meglio il nostro ruolo di portavoce e per aiutare i cittadini a leggere le informazioni che ci sommergono mettendole nella giusta prospettiva, ci auguriamo che più persone possibili vogliano in queste sedi condividere pensieri, proposte, progetti e perché no anche paure e preoccupazioni. In questi momenti, più che mai e non è solo retorica, la vostra opinione conta.


Sigma Consulting

Indagini di mercato, Ricerche sociali, Insight per le decisioni

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