Cosa avete mangiato ieri a pranzo e cena? Noi non possiamo saperlo, ma siamo quasi certi che il vostro pranzo, o la vostra cena (o entrambi) siano stati totalmente diversi da quelli che avrebbero consumato i vostri nonni o, perché no, anche i vostri stessi genitori. Quello delle abitudini alimentari è un campo in profonda ed incessante trasformazione, profondamente influenzato dai cambiamenti della società e degli stili di vita, e chi possiede un business che abbia a che fare con food & beverage non può ignorare i trend che, se seguiti, possono dare una marcia in più alla propria azienda. Vediamone alcuni.
È ancora presto per dire se il tempo del greenwashing sia definitivamente finito. Il consumatore moderno si augura proprio di sì, perché le sue abitudini di consumo lo portano ad informarsi in maniera quasi maniacale sulla qualità e la provenienza dei prodotti alimentari e delle bevande. Una grossa fetta di giovani consumatori non si accontenta più di etichette come "healthy" o "biologico" (questa frase ha delle eccezioni, ma le vedremo più avanti) ma cerca alimenti la cui filiera produttiva sia trasparente e sul cui impatto sociale ed ambientale non ci siano troppi dubbi.
Trasparenza, tracciabilità e sostenibilità sono diventati veri e propri imperativi morali per le aziende che operano nel settore alimentare, dato l'incredibile impatto che questa industria ha sull'ambiente e sulla società in cui opera. Fenomeni sempre più allarmanti legati al cambiamento climatico, una perdita quasi irreversibile di biodiversità e di risorse idriche sono campanelli d'allarme che ormai da anni non possono più essere ignorati.
Una tra le molte pratiche che le aziende del food & beverage possono mettere in atto per adeguarsi al trend della sostenibilità e della riduzione del proprio impatto ambientale è quella della valorizzazione delle aziende del territorio e la produzione di alimenti a km zero. Quando questo non è ragionevolmente attuabile, l'obiettivo del business deve comunque essere quello di accorciare il più possibile la filiera agroalimentare.
Come sottolinea Biorfarm "Filiera corta è sinonimo di sicurezza alimentare. Oltre al controllo su standard e tradizioni, all’importanza di conoscere chi è intervenuto nella produzione, trasformazione, confezionamento e commercializzazione di un prodotto, è importante che dal campo alla tavola ci siano meno chilometri e passaggi possibile. Rispetto a questo aspetto, l’innovazione e il mondo digitale possono fare molto: per esempio mettendo in connessione agricoltori e produttori, rafforzando dinamiche di compartecipazione che il mondo industriale ha praticamente cancellato e, infine, costruendo nuovi meccanismi di fiducia tra le parti, essenziali a far prosperare un mercato tanto quanto la qualità del prodotto o la facilità nel reperirlo."
Altre buone pratiche sono quelle della riduzione degli sprechi, l'attuazione di politiche di riduzione delle emissioni di gas serra, l'attenzione alle condizioni di lavoro dei dipendenti e l'utilizzo di packaging riciclabile e sostenibile.
I consumatori moderni sono sempre più interessati a prodotti alimentari e bevande che offrano benefici per la salute oltre al semplice nutrimento. Le aziende che investono nello sviluppo di prodotti funzionali, arricchiti con ingredienti benefici per la salute, potranno attrarre un pubblico sempre più vasto di consumatori attenti alla propria linea e agli effetti che il cibo ha sul proprio corpo. Questo ci riporta alla postilla fatta in precedenza, sulle etichette e sulla percezione che di esse hanno i consumatori che si definiscono più consapevoli.
Se è vero che il consumatore attento all'ambiente e alla sostenibilità delle materie prime e delle filiere produttive non si lascia ingannare da termini usati in maniera impropria, quello che cerca la funzionalità nell'alimento è più facile a questo tipo di seduzioni. Basta evocare una sola parola per spiegare questo concetto: proteico. La moltiplicazione, a tratti imbarazzante (si pensi all'acqua proteica), di alimenti funzionali per sportivi lascia pensare che la consapevolezza del consumatore non sia ancora totale ma vada indirizzata adeguatamente attraverso tabelle nutrizionali più chiare e trasparenti.
La sfida, per le aziende del settore food & beverage, è quindi sia pratica che comunicativa. Il loro sforzo deve essere indirizzato in due direzioni: nella creazione di prodotti sempre più sani e funzionali che però soddisfino anche il palato, ma anche nella loro corretta comunicazione in un mercato già competitivo e variegato.
Il sushi del sabato sera è diventato una nuova tradizione che si affianca, senza per forza volerla sostituire, a quella italiana della pizza. Questo è solo uno degli innumerevoli esempi che potremmo fare del trend delle contaminazioni culturali nel settore dell'alimentazione.
La tendenza delle fusioni culinarie è il riflesso di una società sempre più multietnica e globale, che si nutre di scambi culturali e si apre a nuove esperienze gastronomiche. Questo fenomeno è stato favorito anche dal crescente interesse per la cucina etnica e la ricerca di nuove esperienze sensoriali da parte dei consumatori, sempre più curiosi di scoprire nuovi sapori e tradizioni culinarie.
Le fusioni culinarie possono avvenire in diverse forme e modalità. Si possono avere fusioni tra cucine tradizionali di paesi diversi, come ad esempio la cucina fusion asiatica o latina. In questo caso, si mescolano ingredienti e tecniche di preparazione tipiche di diverse culture per creare piatti originali e dal gusto unico. Oppure si possono avere fusioni tra cucina tradizionale e cucina moderna, che combinano ingredienti e tecniche di cottura tradizionali con una presentazione e una presentazione più contemporanea.
Gli operatori del settore food & beverage, per rimanere competitivi, devono raccogliere la sfida di rimanere costantemente aggiornati sulle tendenze e sui sapori che vanno per la maggiore in un particolare periodo, riuscendo nella delicata operazione di incontrare i gusti del pubblico senza snaturare il proprio business.
In conclusione, tutta la nostra società viaggia ad una velocità incontrollabile, portando con sé una quantità di cambiamenti con i quali è spesso sfidante restare al passo. In un settore come quello del food & beverage, influenzato più di altri dai mutamenti socio-culturali ed ambientali, è più importante che mai restare competitivi offrendo prodotti ed esperienze di qualità ai consumatori, sempre più consapevoli ed esigenti.
Come rimanere aggiornati sui nuovi trend? Le aziende possono utilizzare dati di vendita, feedback dei clienti, ricerche di mercato e analisi dei social media per comprendere meglio cosa desiderano i consumatori e quale tipo di prodotti e servizi stanno cercando. Queste informazioni sono cruciali per identificare nuove opportunità di business e per sviluppare strategie di marketing mirate a soddisfare le esigenze dei consumatori.
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