Decreto rilancio: le misure in breve

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha detto che il nuovo decreto vale quanto due manovre finanziarie e la mastodontica cifra di 55 miliardi messi in campo lo dimostra. Le decisioni da prendere non erano facili, tanto che l’approvazione finale del decreto è stata più volte rimandata, ma Conte assicura: “Ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di questa difficoltà. Il Paese era in attesa e ogni ora di lavoro pesava. Abbiamo impiegato un po’ di tempo ma non un minuto di più rispetto a quanto strettamente necessario per un testo così complesso, pari a due leggi di Bilancio”.

Mentre si attende che il testo del decreto sia ufficializzato possiamo affidarci, per riassumere i provvedimenti adottati, alle parole del premier e al testo della bozza che conta quasi 500 pagine.

Sistema sanitario

Alla sanità, duramente messa alla prova da questa emergenza, sono stati destinati 3,2 miliardi di euro: la somma servirà a rafforzare i servizi ospedalieri e quelli domiciliari, mentre già si prospetta l’assunzione di 9.600 infermieri e l’aumento del 115 per cento dei posti in terapia intensiva.

Sostegno alle imprese e al turismo

Le imprese riceveranno un’attesa boccata di ossigeno dai 15-16 miliardi loro destinati e dall’esenzione dal pagamento di altri 4 miliardi di tasse. I gestori di alberghi e di stabilimenti balneari, che in questi mesi hanno fatto sentire la propria preoccupazione per una stagione turistica che si annunciava compromessa, non dovranno pagare la prima rata Imu né la Tosap per l’occupazione del suolo pubblico. Le imprese più piccole saranno inoltre aiutate con sconti sulle bollette e altre agevolazioni. Sulla base delle perdite accumulate negli ultimi mesi di emergenza potranno accedere a speciali contributi a fondo perduto di minimo 1000 euro.

Le misure per le famiglie

Le famiglie in difficoltà potranno finalmente ricevere il reddito di emergenza. In arrivo anche bonus baby sitter, aiuti a colf e badanti e una significativa proroga del congedo parentale. Il nuovo congedo per i genitori lavoratori dipendenti con figli fino a 12 anni sale da 15 a 30 a giorni e sarà valido fino al 31 luglio. Il bonus baby sitting sale a 1200 euro e in alternativa può essere utilizzato per i centri estivi.

Alle famiglie con Isee sotto i 40mila euro sarà inoltre riconosciuto un bonus vacanze fino a 500 euro, che scende a 300 per i nuclei di due persone e a 150 per i single. Tira un sospiro di sollievo anche chi prevede importanti interventi di manutenzione per la propria casa: Ecobonus e Sismabonus sono stati innalzati al 110%, incentivando le ristrutturazioni e dando respiro anche alle imprese del settore.

La scuola che riparte

Saranno 16.000 i nuovi assunti nella scuola, che per la ripartenza di settembre riceve un miliardo e mezzo di euro da investire in digitalizzazione, esami e strutture. Un’iniezione di fiducia anche per il sistema universitario e per la ricerca. A tal proposito il premier ha tenuto a specificare che la cultura e la scuola sono sempre state al centro dell’azione di governo.

Misure per i lavoratori

In una prima fase sono stati solo 121.000 gli italiani che hanno ricevuto il denaro della cassa integrazione. Il nuovo decreto promette di sbloccare tempestivamente i fondi preposti e prevede inoltre un prolungamento della cassa integrazione per altre 5 settimane, con motivazione Covid. L’Inps, in caso di impossibilità da parte dei datori di lavoro di anticipare le somme dovute, dovrà erogare la prestazione dopo essersi assicurata che la documentazione presentata sia completa e corretta.

Bloccati i licenziamenti per tre mesi, mentre gli autonomi si vedranno corrisposto un bonus che passa dai 600 euro di aprile a 1000 per il mese di maggio, con le dovute limitazioni relative al reddito.

La conquista sulla questione migranti

È già una foto simbolo quella della ministra per le Politiche Agricole Bellanova che cede alla commozione sull’argomento migranti. Sull’articolo 110-bis, che permette ai migranti impiegati nei campi di uscire dal nero, Bellanova commenta “Da oggi lo Stato è più forte del caporalato”. Si è finalmente sciolto uno dei nodi più controversi del nuovo decreto, che ha visto schierarsi fazioni contrapposte e che lascia il leader leghista Salvini con l’amaro in bocca. "Le lacrime del ministro Bellanova (Fornero 2) per i poveri immigrati, con tanti saluti ai milioni di italiani disoccupati, non commuovono nessuno" commenta lapidario.

Cosa pensi del nuovo decreto? Ritieni che le misure adottate siano sufficienti o ritieni ci sia qualcuno che è stato dimenticato? Dicci la tua nei commenti.


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